Umidita’

 

L'umidità  dell'aria è dovuta alla presenza, variabile, del vapore acqueo. La quantità di vapore d'acqua che può contenere l'aria non è illimitata e dipende dalle condizioni di temperatura e pressione del momento. Essa è tanto maggiore quanto più elevata è la temperatura e per ogni temperatura vi è una quantità limite massima che non può essere superata. Quando l'aria contiene la massima quantità di vapore acqueo, per una data temperatura, si dice che è satura e da questo momento si può verificare il fenomeno della condensazione. Il grado di umidità dell'aria si può esprimere mediante diverse grandezze di cui le più comuni sono: umidità assoluta (Ua), pari al peso in grammi del vapore acqueo contenuto in 1 m³ d'aria; umidità specifica (Us), pari al peso in grammi del vapore acqueo contenuto in 1 kg d'aria umida; rapporto di mescolanza o mixing-ratio, rapporto tra la massa del vapor acqueo e la massa dell'aria secca con la quale il vapore è mescolato; umidità specifica massima (Umax), pari al peso in grammi del vapore saturo per 1 kg d'aria umida e per un determinato valore di temperatura e pressione; umidità relativa (Ur), pari al rapporto tra la quantità di vapore acqueo per 1 kg d'aria umida e quella che si avrebbe qualora fosse satura nelle stesse condizioni di temperatura e pressione.

 

Per provocare la condensazione di una massa d'aria è sufficiente diminuire la temperatura fino al punto in cui l'umidità specifica diviene umidità specifica massima. Ciò si verifica quando si procede a determinare la temperatura del punto di rugiada La nebbia, per es., si forma in seno a una massa d'aria umida quando la sua temperatura scende fino al punto (temperatura del punto di rugiada) in cui l'umidità in essa contenuta diviene umidità specifica massima.

 

L'umidità dell'aria si misura con gli igrometri. Il tipo piu’ semplice e diffuso e’ quello detto a capello, in cui l’elemento sensibile e’ proprio un fascetto di capelli che, allungandosi o accorciandosi secondo il grado di umidita’ dell’aria, muove un indice scorrente su una scala graduata. In alternativa l’elemento sensibile puo’ essere una lamina metallica opportunamente trattata.

 

Un altro strumento efficace nella misurazione dell’umidita’ relativa dell’aria e’ lo psicrometro.

Lo  psicrometro è composto da due comuni termometri a mercurio, uno dei quali ha il bulbo avvolto in un lembo di stoffa che un piccolo serbatoio mantiene costantemente imbevuto d'acqua. Per far evaporare un grammo d'acqua sono necessarie 600 piccole calorie: nello strumento, il termometro a bulbo bagnato è quello che cede calore e pertanto segnerà una temperatura t' inferiore a quella del termometro asciutto t; la differenza (t ­ t') sarà tanto maggiore quanto più l'aria sarà secca, in quanto l'intensità dell'evaporazione dell'acqua dipende dal grado di siccità dell'aria. Nel caso di aria satura, l'acqua che imbeve la stoffa non evapora per cui i due termometri avranno stessa temperatura (t = t'). La differenza (t ­ t'), detta differenza psicrometrica, risulta dunque una funzione dell'umidità relativa: una serie di tabelle, calcolate da Regnault, danno la tensione del vapore acqueo e l'umidità relativa per tutte le temperature t e t' segnate dai due termometri.

 

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